20 Set 2022

Novità dalla Libreria Gilibert

Meyer Johann Jakob – Ebel Johann Gottfried (testi)

Voyage pittoresque dans le Canton des Grisons en Suisse vers le lac Majeur et le lac de Come sur les grands routes nouvellement construites à travers les Cols de Splugen et de Bernhardin, en 32 planches. Accompagné d’ un introduction et explication de Mr. le docteur J. G. Ebel auteur du manuel des voyageurs par la Suisse. Avec une carte routière de H. Keller,
Zurich, Chez J. J. Meyer, 1827
In-4° oblungo (210x285mm), pp. (2), 169, (1), legatura del tempo in tela rossa muta. Un frontespizio con veduta acquerellata, 5 tabelle esplicative in francese e tedesco con disegni al tratto in nero, una carta topografica a colori ripiegata (molto spesso mancante) e 32 finissime tavole protette da velina incise all’acquatinta da R. Bodmer, tutte in raffinata coloritura all’acquerello a mano (tranne 2 incise dallo stesso Meyer, 2 per ciascuno da Hegi e Rordorf, una da Ch. Meichelt; l’ultima tav. reca il n. 30, ma le tavv. 7 e 25 sono bis), raffiguranti le più suggestive località dei Grigioni (Chur, Thusis, Andeer, Suvers, Soazza, Bellinzona, Bergün, Chiavenna, ecc). Al contropiatto anteriore applicata presentazione editoriale del volume in lingua tedesca. Poche fisiologiche fioriture e bruniture. Ottimo esemplare.
Prima edizione francese (l’edizione tedesca era apparsa a Zurigo l’anno prima) di questo magnifico albo romantico sui Grigioni. “Cet ouvrage existe en plusieurs versions anciennes.. Elles sont très rares et recherchés lorsqu’elles sont complètes des trente-deux vues gravées” (Perret).  Cfr. Wäber, 332. Lonchamp, n. 2069. Lonchamp, L’estampe et le livre à gravures, n. 549 (in entrambi i casi indica solo 25 pp. di testo e 4 di indice esplicativo). Perret, 2996. ACL p. 212. Barth, 20335.


Jenny Ernst – Roussy Albert, Oechslin Max – Seylaz Louis et alii (a cura di)

Die Alpen – Les Alpes – Le Alpi. Monatsschrift des Schweizer Alpenclub. Revue du Club Alpin Suisse. Rivista del Club Alpino Svizzero. Revaisa del Club Alpin Svizzer. I, 1925 – XXXII, 1956
Trentadue volumi in-4° (26×18.5 cm), legatura editoriale tutta tela rigida con titoli in nero ai dorsi e ai piatti anteriori. Ciascun volume di circa 450 pagine con numerose illustrazioni, figure, tabelle, schizzi, cartine, panorami (anche fuori testo in apposite tasche ai contropiatti). Ottimo stato di conservazione.
Trentadue annate complete di 12 numeri ciascuna racchiusa nella legatura editoriale della rivista del Club Alpino Svizzero, curata prima da Ernst Jenny e Albert Roussy successivamente da Oechslin Max e Seylaz Louis et alii. Trattasi delle prime trentadue uscite della nuova serie della rivista che prende il posto degli annuari apparsi dal 1864 al 1923 (Jahrbuch des Schweizen Alpen Club). Questa spesso dimenticata rivista trilingue offre un’affascinante spaccato dell’epoca d’oro dell’alpinismo novecentesco anche extraeuropeo tramite cronache, recits, relazioni di sicuro interesse per precisione e apparati iconografici.  Cfr. Perret: 4748


Desio Ardito, Comitato Glaciologico Italiano (a cura di)

I ghiacciai del gruppo Ortles-Cevedale (Alpi Centrali). Vol. 1: Testo. Vol. 2: tavole
Due volumi in-4° (27×20 cm), legatura in balacron azzurro editoriale con titoli impressi in bianco ai dorsi e ai piatti anteriori.  Pp. XXIV, 874, (2) di errata corrige, 129 figure; XXI, (1), 207 tavole fotografiche, una carta ripiegata nella tasca in fine. Stato di nuovo.
Fondamentale lavoro di censimento scientifico dei 132 ghiacciai (inizio anni Sessanta) di uno dei soli tre gruppi montuosi alpini totalmente in territorio italiano (gli altri due il massiccio del Gran Paradiso nelle Alpi Graie e quello Adamello-Brenta nelle Alpi Retiche).
L’operato di Ardito Desio (e di E. Feruglio per un breve periodo) fin dai primi anni venti fu di grande spirito pionieristico, come lo fu l’idea del Comitato Glaciologico italiano di intraprendere e sponsorizzare tale ricerca. Campagne glaciologiche annuali più o meno lunghe con posizionamento di segnali sui fronti dei ghiacciai e relativi rilevamenti di avanzamenti e ritirate furono intraprese dai primi anni venti fino agli anni sessanta, con esclusione dei soli anni della seconda guerra mondiale. I dati, le ricerche, le deduzioni di Desio sono state riveduti, corretti, aggiornati anche con ricerche sul campo da Severino Belloni e Augusto Giorgelli. L’opera è un prezioso documento non solo storico, ma anche metodologico, in quanto interfacciandosi direttamente con l’altro testo di riferimento – Catasto dei ghiacciai italiani (1961) – riesce a fare il punto sulla situazione morfologica dei bacini glaciali, sulla loro copertura, sulle loro variazioni (e relative influenze sui corsi d’acqua) e sul limite climatico delle nevi perenni. Muovendo infatti da ricostruzioni storiche e geografiche, si procede col censimento descrittivo e si conclude con le parte teorico deduttiva. Repertorio cartografico e iconografico di prim’ordine per dettaglio e precisione: esempio esemplare la cartina più volte ripiegata con posizione delle fronti dei ghiacciai dal 1865 al 1961 con distribuzione dei cordoni morenici (compilata da Belloni).